Un cartellone pubblicitario che sicuramente non passa inosservato quello che sta sollevando polemiche a Piove di Sacco (Padova) e non per le sue dimensioni. «È capitato anche a voi dopo il vaccino Covid-19?». Questo il messaggio stampato a caratteri cubitali rossi al quale viene affiancata una lista di effetti collaterali che, secondo l’anonimo committente, sarebbero da segnalare al proprio medico o addirittura alla stessa Aifa poiché dipendenti dall’inoculazione del vaccino.
Nessun divieto per l’affissione
L’affissione in questione è visibile non solo dal parcheggio che affaccia sul centro commerciale cittadino «Piazzagrande», ma anche da tutti gli automobilisti che transitano per la SS 516 in direzione di Padova. La stampa, che non riporta nomi o simboli politici, si trova su uno spazio pubblicitario comunale la cui gestione è affidata alla società Abaco. A questo proposito, nonostante le procedure siano state prese in esame e valutate attentamente, il sindaco Davide Gianella si dice piuttosto rammaricato: «La richiesta è stata fatta da una privata cittadina della Saccisica e le verifiche riguardo al contenuto si sono protratte a lungo - un consulto è stato chiesto anche ai carabinieri - salvo poi constatare che non ci fossero effettivi motivi contrari alla legge per non affiggere il manifesto».
Una provocazione?
L’affissione sembra comunque essere una vera e propria provocazione verso una città come quella di Piove di Sacco che, durante la pandemia e la successiva campagna vaccinale, ha messo a disposizione della comunità un palasport divenuto centro vaccini e un auditorium trasformato a centro tamponi. «Come all’epoca non abbiamo potuto che acconsentire alle manifestazioni e ai banchetti propagandistici no-vax - continua il primo cittadino - anche in questo caso, prenotato e pagato lo spazio pubblicitario, gli uffici hanno rispettato la legge e la libertà di opinione. Nonostante questo spiacevole episodio, rimango comunque convinto di quello che insegnava Ippocrate, padre della medicina, secondo il quale esistono solo due cose: scienza e opinione. La prima genera conoscenza la seconda ignoranza».